Oggi ti portiamo nei suoni attraverso il senso dell’udito nel cane. Un senso importante in quanto noi, spontaneamente, comunichiamo con il cane attraverso la nostra voce.
Cos’è il suono e come è fatto l’orecchio.
Il suono è dato dalla vibrazione di un corpo che si propaga attraverso un mezzo: aria o qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa. Le vibrazioni producono una successione di compressioni ed espansioni delle molecole formando delle onde sonore. Queste si misurano calcolando quante oscillazioni al secondo ha un’onda sonora (Hertz).
- Suoni acuti, alti, come quelli di un violino, un fischio o un sibilo, hanno frequenze dal numero alto (alte frequenze),
- Suoni gravi, bassi, come un trombone, un basso elettrico o un tuono in lontananza, hanno numeri di frequenza piccoli (basse frequenze).
Come è composto l’orecchio
L’orecchio è composto da tre parti:
- un orecchio esterno che va dal padiglione alla membrana timpanica
- un orecchio medio dove si trova la catena degli ossicini, formata da tre piccole ossa: martello, incudine e staffa.
- un orecchio interno che comprende due organi: il primo detto vestibolo, che controlla la statica e l’equilibrio, l’altro la coclea che è specificamente l’organo dell’udito.
Differenza tra il nostro orecchio e quello del cane
La più grande diversità tra il nostro orecchio e quello del cane è il padiglione auricolare. Quello del cane ha una forma decisamente diversa dalla nostra! Altra differenza è data dal canale uditivo, nei cani è molto profondo e presenta una forma caratteristica ad L con una parte verticale e successivamente una orizzontale.
Possiamo dire che condividiamo con i cani le stesse qualità, ovvero siamo entrambi capaci di percepire la vibrazione di un corpo tramite lo stesso organo di senso.
Differenza di udito tra noi e quello del cane
I cani riescono a percepire un suono a una distanza quattro volte superiore a noi, non è solo una questione di intensità del suono, ma anche del tipo (frequenza): mentre l’udito umano arriva solo a 20mila Hertz, quello del cane arriva a circa 40mila Hertz, ha la capacità di percepire gli ultrasuoni e sentire quello che per noi è impercettibile.
I cani, inoltre, possono orientare i padiglioni auricolari (in maniera indipendente l’uno dall’altro) per individuare meglio la provenienza dei suoni.
E tra i cani delle diverse razze che differenze ci sono?
Per semplificare dividiamo i cani in due grandi categorie:
- Orecchie lunghe e pendenti – i cani da caccia (non tutti) e in particolare i segugi, hanno questa caratteristica. Per aumentare la concentrazione sulle piste olfattive, un padiglione auricolare lungo e pendente copre l’orecchio e diminuisce la “distrazione” data dai suoni. Alcune razze, come ad esempio il Bloodhound, hanno orecchie talmente lunghe che quando orientano la testa verso il basso per annusare, i padiglioni formano una specie di imbuto che trattiene le molecole cariche di odore senza disperderle.
- Orecchie dritte in su – queste sono più comuni nei cani selezionati per la guardia, un padiglione auricolare alto aumenta la possibilità di catturare le onde sonore, questo li rende particolarmente sensibili ad ogni minimo rumore!
Come il nostro stile di vita influsce sull’udito nel cane
Ora che hai tutte queste informazioni pensa al tuo stile di vita:
- Ti piace ascoltare buona musica, guardare un film
- ascoltare la radio in macchina
- passeggiare in città in zone movimentate
Se in tutte queste attività è presente il tuo cane pensa che lui raccoglie molti più suoni di te e li sente ad un volume altissimo, può essere molto disturbato, diventare nervoso o irrequieto.
Diversamente se ami passeggiare nel verde, lontano dall’ambiente urbano, ti accorgerai quanto spesso il tuo cane orienta le orecchie sentendo ogni minimo suono prodotto dagli animali, anche quelli piccoli come le lucertole! Dal nostro punto di vista, tuttavia, la parte più importante del senso dell’ udito è quella emotiva.
Come i suoni muovono le nostre emozioni e quelle del cane
Il suono ha una grandissima capacità di muovere le emozioni, anche nel cane. Pensa a cosa succede quando suona il campanello di casa … un secondo prima dormiva sereno e beato e un attimo dopo si trasforma in un fiume in piena, travolgendoti nella corsa sfrenata alla porta, il tutto corredato da abbai! Pensa ai botti o ai tuoni, per alcuni cani basta un suono per essere pervasi dai colori della paura, o sfumature di essa.
L’effetto della nostra voce sul cane
Come abbiamo accennato all’inizio usiamo la voce per comunicare con lui, la nostra attenzione è sulle parole, sul loro significato, che è sconosciuto al cane. Lui, invece, è capace di percepire le nostre emozioni attraverso il para verbale (tono, timbro e ritmo). Se vuoi invitarlo a giocare con te usa toni alti e parla più velocemente, trasmetterai gioia e sarà più facile che ti segua nel divertimento.
Se vuoi calmarlo, aiutalo usando toni più bassi, caldi e parla lentamente, lo guiderai a percepire la tua serenità.
Il contenuto emotivo della nostra voce, a volte, può produrre risultati diversi da quelli desiderati; il richiamo, quando il cane è libero, è un esempio classico. Se il cane si sta allontanando troppo, o pensi che stia per mettersi in pericolo il tuo richiamo può caricarsi della tua preoccupazione e la voce essere tremante, tesa o comunque diversa da quella del solito richiamo, questo fa sì che il cane sia meno invogliato a tornare percependo la tua ansia, paura o nervosismo.
Qualche trucco “del mestiere”
Se sei particolarmente emotivo usa un fischietto, produce un suono pulito e neutro. Quando vuoi insegnare qualcosa di nuovo al cane, dove è necessaria una “pulizia” nella comunicazione verbale, il clicker è uno strumento che può aiutarti, quest’ultimo però richiede delle competenze per poter essere utilizzato, altrimenti il rischio è di confondere maggiormente il cane!
Le orecchie raccolgono suoni, i suoni fanno vibrare non solo il timpano ma anche le emozioni! Impariamo ad ascoltare … ci sentiremo meglio!! Al prossimo articolo
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